5 maggio 2008

Indiana elettorale

L'indiana è uno stato con poco più di 6 milioni di abitanti, terra di fabbriche (senza grandi città industriali, però), di campi di grano e di sport: la gara automobilistica di Indianapolis e il basket, grandissima passione dello stato. E' uno stato conservatore che fa da cerniera tra il mid-west e il sud: a ovest l'Illinois, a est l'Ohio e a sud il Kentucky. Un democratico qui non vince le presidenziali dal 1964 (nell'immagine la distribuzione del voto nel 2004 nei distretti elettorali dello stato: in rosso i repubblicani. I democratici vincono nelle città, come al solito).
Gli abitanti dell'Indiana sono chiamati Hoosiers, non si sa bene perché (in realtà un po' di storie al riguardo esistono, e una è divertente: si tratterebbe di una cattiva ricezione del termine "ussaro" a inizio '800. Scherzi delle migrazioni dalla vecchia Europa). Fine delle notizie alla wikipedia.
Dal punto di vista elettorale, in queste primarie, dovrebbe essere favorita la Clinton, anche se i sondaggi hanno visto un testa a testa tra i due candidati proprio nell'ultimo mese. L'elettorato democratico è composto in buona parte dal tipico bacino elettorale della Clinton: lavoratori bianchi, sindacalizzati e poco scolarizzati (l'industria manufatturiera e quella dell'automobile in questo stato sono - erano - una cosa seria). Come in Pennsylvania (vedi qui e qui le nostra schede). Vicino all'Illinois le buone notizie per Obama: una discreta percentuale di popolazione nera che subisce l'influenza dello stato di provenienza del senatore. Inoltre, al contrario della Pennsylvania, in queste primarie possono votare anche gli indipendenti, più propensi a sostenere Barack. Vedremo se il suo sforzo di portare nuovi elettori al seggio funzionerà.
Il solito mix di necessità mediatiche e opportunità politiche ha caricato questo appuntamento di enormi significati, ed entrambi i candidati hanno speso grosse cifre per la campagna elettorale. Se Obama vincesse la Clinton sarebbe quasi costretta al ritiro, al contrario avrebbe un ulteriore spinta, ora che è già in recupero. I suoi strateghi continuano a sostenere che chi vince in Indiana vincerà le presidenziali. Forse esagerano..
Il senatore democratico dello stato Evan Bayh, molto popolare, appartiene a una vecchia dinastia politica locale (suo padre è stato senatore e ha partecipato alle primarie democratiche per le presidenziali del 1976) ed è un grande sostenitore della Clinton. E' un possibile candidato alla vicepresidenza nel caso la Clinton ce la facesse.
I temi locali della campagna elettorale sono stati tre: lavoro, lavoro, lavoro. La crisi è la stessa dell'Ohio, della Pennsylvania.. Si è promesso lavoro e molto protezionismo, un tema ricorrente di questa campagna elettorale (guardate qui lo spot elettorale di Hillary che ricorda, con toni populistici, le sue umili origini, e qui il video di Obama di fronte a una fabbrica dismessa). Ormai le parole, le strategie, i contenuti e gli stili di comunicazione di questa campagma elettorale non cambieranno. Aspettiamo, da domani, il prossimo diluvio di numeri e commenti.

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