Il 5 febbraio sarà finalmente in libreria il nostro libro, già da ora però potete cominciare a tenere d'occhio il sito dell'editore dove sarà possibile acquistarlo online. Ma prima di comprarlo, forse volete saperne un po' di più.
"Come cambia l'America" prova a raccontare e interpretare la storica vittoria di Barack Hussein Obama; perché è potuta accadere; che cosa ci dice degli Stati Uniti di oggi. Pensiamo che le grandi elezioni siano un po' l'autobiografia delle nazioni dove si svolgono: ci sarebbe stato impossibile quindi spiegare la vittoria di Barack Obama tralasciando di raccontare cos'è successo nella politica e nella società degli Usa. Abbiamo diviso il testo in due parti, una parla dell’America di oggi e una indaga i “pensieri lunghi”, come gli Stati uniti guarderanno a sé e al mondo in politica estera e in economia. Ecco cosa di cosa parlano specificamente i 5 capitoli del libro:
- Obama è un prodotto sofisticato, frutto di una riflessione intellettuale complessa: come rielaborare e superare in chiave liberal il ’900 politico americano – nel primo capitolo trovate la nostra interpretazione del suo viaggio politico da Chicago alla Casa Bianca, passando per il radicalismo nero e le grandi università del paese;
- questa elezione del 2008 può veramente essere l’alba di un nuovo blocco politico e sociale – il secondo capitolo spiega le dieci ragioni per le quali Obama ha vinto, a partire dall’organizzazione, la partecipazione e la creazione di una nuova narrazione collettiva;
- il sistema americano della rappresentanza funziona male, è arcaico, ingiusto e inefficiente (caratteristiche che rendono la vittoria di Obama ancora più eclatante) – nel terzo capitolo si discute del sistema di voto, delle primarie, dei partiti e della
relazione tra denaro e politica;
- l’economia americana è a un punto di svolta – nel capitolo che ne parla si descrivono le origini della crisi e i danni di lungo periodo prodotti da trent’anni di deregulation e redistribuzione del reddito dal basso verso l’alto. Oggi si apre una stagione dalla quale il modello di sviluppo americano potrebbe venire trasformato;
- in politica estera siamo di fronte a una fase completamente nuova, anche se Obama manterrà grande continuità con gli ultimi due anni dell’amministrazione Bush – nel quinto capitolo sosteniamo che è finita l’epoca del post guerra fredda, quando l’America credeva di poter fissare per sempre il proprio primato. Ne comincia una nuova che ha lo stesso obiettivo – mantenere la leadership – ma in un contesto molto diverso.
Le conclusioni – “Maccaroni” – sono scritte pensando al cortile di casa nostra.
"Come cambia l'America" prova a raccontare e interpretare la storica vittoria di Barack Hussein Obama; perché è potuta accadere; che cosa ci dice degli Stati Uniti di oggi. Pensiamo che le grandi elezioni siano un po' l'autobiografia delle nazioni dove si svolgono: ci sarebbe stato impossibile quindi spiegare la vittoria di Barack Obama tralasciando di raccontare cos'è successo nella politica e nella società degli Usa. Abbiamo diviso il testo in due parti, una parla dell’America di oggi e una indaga i “pensieri lunghi”, come gli Stati uniti guarderanno a sé e al mondo in politica estera e in economia. Ecco cosa di cosa parlano specificamente i 5 capitoli del libro:
- Obama è un prodotto sofisticato, frutto di una riflessione intellettuale complessa: come rielaborare e superare in chiave liberal il ’900 politico americano – nel primo capitolo trovate la nostra interpretazione del suo viaggio politico da Chicago alla Casa Bianca, passando per il radicalismo nero e le grandi università del paese;
- questa elezione del 2008 può veramente essere l’alba di un nuovo blocco politico e sociale – il secondo capitolo spiega le dieci ragioni per le quali Obama ha vinto, a partire dall’organizzazione, la partecipazione e la creazione di una nuova narrazione collettiva;
- il sistema americano della rappresentanza funziona male, è arcaico, ingiusto e inefficiente (caratteristiche che rendono la vittoria di Obama ancora più eclatante) – nel terzo capitolo si discute del sistema di voto, delle primarie, dei partiti e della
relazione tra denaro e politica;
- l’economia americana è a un punto di svolta – nel capitolo che ne parla si descrivono le origini della crisi e i danni di lungo periodo prodotti da trent’anni di deregulation e redistribuzione del reddito dal basso verso l’alto. Oggi si apre una stagione dalla quale il modello di sviluppo americano potrebbe venire trasformato;
- in politica estera siamo di fronte a una fase completamente nuova, anche se Obama manterrà grande continuità con gli ultimi due anni dell’amministrazione Bush – nel quinto capitolo sosteniamo che è finita l’epoca del post guerra fredda, quando l’America credeva di poter fissare per sempre il proprio primato. Ne comincia una nuova che ha lo stesso obiettivo – mantenere la leadership – ma in un contesto molto diverso.
Le conclusioni – “Maccaroni” – sono scritte pensando al cortile di casa nostra.